La sindrome del canale carpale è certamente la patologia che più frequentemente colpisce la mano.
E’ appannaggio delle donne che si ammalano con frequenza nove volte superiore all’uomo ed è patologia estremamente comune se si pensa che circa un terzo delle donne di 60 anni soffre od ha sofferto di STC.
La sintomatologia è estremamente tipica e permette di fare diagnosi abbastanza facilmente.
Infatti il paziente affetto da STC lamenta formicolii alla mano localizzati alle prime tre dita esattamente nel territorio innervato dal nervo mediano che dapprima saranno solo notturni ma che, fin dall’inizio, causeranno frequenti risvegli con la sensazione di intorpidimento della mano.
Successivamente, col progredire della malattia, assisteremo ad una progressiva perdita della sensibilità delle prime tre dita della mano con fastidi che diventeranno anche diurni e, negli stadi più avanzati, ad una progressiva paralisi dei muscoli che permettono al pollice di opporsi alle altre dita.
La causa di questa malattia è una progressiva compressione del nervo mediano all’interno del canale situato nel polso chiamato appunto canale carpale.
Tale canale è formato inferiormente dalla catena delle ossa piccole della mano dette ossa del carpo ed è chiuso superiormente da un legamento fibroso detto legamento retinaculare; in esso sono contenuti i tendini che permettono la flessione delle dita ed, in posizione più superficiale, il nervo mediano che serve a dare la sensibilità alle prime tre dita della mano e che innerva i muscoli necessari per la opposizione del pollice alle altre dita.
E’ evidente come una modifica dell’ampiezza di questo canale porterà ad una compressione delle strutture in esso contenute e soprattutto del nervo mediano che è in posizione più superficiale.
La modifica dell’ampiezza del canale è per lo più dovuta ad un cambio strutturale del legamento retinacolare anche se le cause di questo cambio non sono chiarissime.
Sicuramente esiste una predisposizione individuale ma per lo più sono in gioco fattori ormonali vista la maggiore frequenza nelle donne in particolare in periodi quali gravidanza o menopausa.
Come abbiamo già detto,la diagnosi non presenta particolari difficoltà.
Esiste però un esame che permette la conferma: l’esame elettromiografico che, potendo misurare la capacità del nervo di condurre lo stimolo nervoso, ci dà un importante ausilio.
Purtroppo, essendo una malattia legata ad un canale che si restringe, ha poche possibilità di risoluzione medica.
E’sempre necessario l’intervento chirurgico che darà migliore risultato quanto prima venga eseguito.
Nel nostro centro, trattiamo questa malattia con una tecnica personale in via endoscopica ed abbiamo già una esperienza di 14.000 casi.